venerdì 4 giugno 2021

La lunghezza del testo

 

Carducci diceva:


Chi riesce a dire con venti parole ciò che può essere detto in dieci, è capace pure di tutte le altre cattiverie.


Analogamente, in una puntata della Signora in Giallo, Jessica Fletchter, alla presentazione di un libro, afferna che spesso una parola è più efficace di una.




Che cosa significa? Che dobbiamo usare sempre poche parole? No, che dobbiamo cercare di dire la concetto in modo sintetico ma tenendo conto del contesto. Quindi, il numero giusto di parole dipende dalla situazione.


Immaginate di dover chiedere silenzio.


Potete mettere l'indice sul naso o dire “taci” o “zitti”, se avete confidenza, ma in altri casi non potete farlo e dovete dire “Vi preghiamo di fare silenzio”.


Anche la musicalità e il ritmo della frase incidono sulla lunghezza.



Quando parlo di lunghezza mi riferisco alla lunghezza della frase, che deve essere esauriente senza girare troppo intorno al concetto. Quindi, se potete evitate le perifrasi.


La lunghezza del testo è un'altra cosa. Generalmente, la decide il committente. Cì sono quelli che vogliono testi da 1000 parole e quelli che li vogliono da 200. Un cliente mi ha detto “fallo breve sennò non è performante per il lettore”.


I testi lunghi si possono anche fare, ma bisogna avere tante cose da dire. Altrimenti si rischiano:


  • Ripetizioni

  • Perifrasi

  • Troppe digressioni, quindi si rischia di andare fuori tema.


Ci sono clienti che apprezzano le digressioni, altri che preferiscono che ci si attenga all'argomento.


Un altro problema che può nascere da un testo troppo lungo è legato alle kw a coda lunga. Che se ripetute troppe volte gli possono dare un senso d'innaturalità.



Un esperto mi ha detto che l'ideale è 800.



Personalmente, sono convinto che il numero giusto di parole sia il numero giusto di parole. Ci sono quelli in cui 300 sono troppe e quelli in cui 1000 sono poche. Soprattutto, sul web non abbiamo quei limiti che ha chi scrive per un giornale cartaceo, dove l'articolo deve arrivare all'ultima riga, né a quella prima né a quella dopo. E togliere o aggiungere non è così facile:


  • Ci sono la stanchezza e la perdita di lucidità.

  • Che cosa tolgo? Che cosa aggiungo (soprattutto se chi deve farlo non è l'autore del testo).

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